Perché quando abbiamo paura stringere una mano amica ci infonde coraggio? Perché quando siamo tristi o sofferenti troviamo conforto in un abbraccio?
La risposta non concerne solo l’aspetto emozionale e psicologico, ma anche quello neurobiologico e chimico. La presenza fisica dell’altro, lo scambio di emozioni attraverso lo sguardo e la condivisione delle proprie esperienze con l’altro ci fornisce un notevole supporto emotivo.
Il vero e proprio contatto fisico con l’altro rappresenta un bisogno primordiale di ogni uomo. Sfiorarsi, accarezzarsi, toccarsi non costituiscono solo uno scambio affettivo peculiare del rapporto d'amore o sessuale, ma il contatto fisico con l'altro apporta notevoli benefici in ogni relazione sociale. Attraverso la pelle fluiscono non solo emozioni, ma si generano dei processi neurobiologici importantissimi. Sfiorando la pelle dell'altro si stimolano i recettori di pressione i quali attraverso il nervo vago rilassano il sistema nervoso, rallentano il battito cardiaco e abbassano la pressione arteriosa. Infatti, viene sortito un potente effetto rilassante: abbassa il livello di cortisolo, l'ormone dello stress, e si rafforza così sistema immunitario. Inoltre, viene stimolato il rilascio di ossitocina, la molecola dell'amore, consolidando i legami. Quanta energia in una stretta di mano, quanta dolcezza in una carezza, quanto conforto in un abbraccio! Purtroppo in questo tempo sospeso in cui la pandemia miete ancora molte vittime questo bisogno fondamentale deve essere necessariamente negato. Paradossalmente, ciò che di solito porta benefici all'uomo, in questo momento può rappresentare una pericolosa occasione di contagio. Le ripercussioni, non solo psicologiche, ma anche fisiche, di questa mancanza di contatto si stanno evidenziando già da un po'! E se la tecnologia consente di rimanere comunque in contatto, purtroppo però, nulla può sostituire il calore di un abbraccio!
Lascio ora la “parola” a Manuela Iannelli e Antonio Campaiola e alle eloquenti immagini di questo meraviglioso video.
Da me a voi..
Dott.ssa Maria Zeccato
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